Blog | Maggio 2008

22/05/08

Semplificare Java

Ancora una volta si parla della “complessità” di Java, di quella learning curve iniziale che è richiesta a chi si accosta per la prima volta alla tecnologia. E che in genere spaventa, alimentando il mito secondo il quale Java è “difficile”. Non tanto per il linguaggio in sè o per le API (che in alcuni casi risultano a dire il vero un po’ ostiche, si pensi al Calendar o a java.awt.* per fare esempi noti) ma quanto piuttosto per tutto ciò che a Java sta attorno (frameworks, application server, J2EE e via dicendo).

La precisazione è ancora una volta il “target”: Java è pensato per grandi progetti enterprise, portabili, robusti e scalabili. Che non è certo il target di PHP, Ruby o ASP di cui (a volte) si “invidia” la semplicità. Nel dettaglio alcuni punti e alcune risposte:

  • Sistema di deployment: la struttura di JAR/WAR/EAR non è particolarmente immediata, e per piccoli progetti manca la comodità di deployare la singola classe, servlet o JSP (vero in parte). Questa struttura a mio avviso continua a rimanere molto buona per i progetti enterprise
  • Ricaricamento dinamico delle classi: questo sarebbe molto utile, senza il bisogno di effettuare ogni volta il deploy completo dell’applicazione che può richiedere anche molto tempo. Qui una risposta (almeno parziale) al problema c’è già: JavaRebel
  • Una GUI console: non ne esiste una comune ai vari Application Server che consenta di configurare tutto ciò che serve, DataSources, EJB, JNDI, parametri della JRE… data la varietà manca un approccio univoco, però ci sono varie alternative. Ad esempio l’ottimo LambdaProbe per Tomcat (che sostituisce la console nativa, piuttosto scarna invece)
  • Una GUI visuale integrata con le IDE: è sempre stato un punto dolente di Java, ora con Netbeans/Glassfish, Sun ha fatto sicuramente un buon lavoro. Il deploy su altri application server invece risulta ancora abbastanza difficoltoso. E’ inoltre in corso un porting su Eclipse.

Altre risposte a questi quesiti? ProjectZero, Groovy/Grails, Ruby/Scala, OSGi su Glashfish v3…

Leggi anche l’articolo originale.

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