Blog | LAMP

14/06/08

Come trovare il CMS giusto

Il problema di trovare un buon cms open-source mi ha sempre affascinato. La gestione dei contenuti (e dei documenti) ad oggi è un problema tutt’altro che nuovo. In rete si trovano davvero centinaia, se non migliaia di alternative sviluppate sulla piattafoma LAMP, piuttosto che in Python, Java o .NET e c’è anche un sito che si è preso la briga di catalogarle e confrontarle (quasi) tutte. Ma in tutta questa varietà come si fa ad orientarsi? E perchè tante alternative? E come mai la scelta vincente è spesso il php, tantochè addirittura molti portali che trattano di Java si basano proprio su cms php?

Le alternative sono molteplici ma tra tutte sembrano proprio Mambo, Joomla e Drupal a suscitare il maggiore interesse nella comunity. Perchè sono in effetti davvero facili da usare, user-friendly e potenti al tempo stesso. Richiedono una semplice installazione, c’è una ricchissima dotazione di plugin e il costo di hosting e gestione in molti casi è davvero ridicolo.

Più complesse le soluzioni Java (Alfresco, Magnolia per citarne alcune) che richiedono risorse e tempi di startup più consistenti. Inoltre questi cms sono più orientati alla gestione documentale piuttosto che alla gestione/publicazione dei contenuti sul web. Anche Plone (basato su Python/Zope) richiede competenze maggiori ed è giustificato generalmente in contesti Enterprise.

Alcune alternative che ho trovato interessanti perchè ben si avvicinano ai cms php ma offrono alcune caratteristiche enterprise proprie di Java (supporto multi-db, clustering, versioning, chiara separazione e riuso dei contenuti rispetto alla presentation logic, livelli di autorizzazione sul singolo componente, esportazione dei contenuti in formato xml…) sono dotCMS e OpenCms. Tra l’altro dotCMS è costruito su LifeRay probabilmente il più promettente e potente portlet container sviluppato in Java, che come Riot offre una sorta di framework (c’è da stupirsi?) per lo sviluppo di portali Java. Molti interessanti, se non altro perchè utilizzano al loro interno il meglio della tecnologia Java attualmente disponibile 🙂

18/04/08

Java, LAMP, .NET…

Allo stato attuale chi vince la “battaglia del web”? E chi ha più chanches per il futuro?
A mio modo di vedere (e in questo condivido gli articoli) bisogna fare distinzione in base al “target”: un conto è il sito web per uso personale, un conto è il blog per il social networking, un conto è il portale basato su CMS, diversa ancora è l’applicazione Enterprise (CRM, ERP, reporting, document management…) che utilizza il web solo come strato di presentation. I contendenti? Java, LAMP, .NET, RoR, Grails e la lista potrebbe proseguire…

Alcuni aspetti secondo me sono essenziali:

  • LAMP e RoR hanno dalla loro parte la facilità d’uso e l’immediatezza; PHP ad esempio é una soluzione C-based. L’approccio è quello di un processo per ogni richiesta differente. Ciò porta a notevole efficienza nelle performances. La facilità nel linguaggio deriva dal fatto che sono orientati allo “scripting” (ma supportano il paradigma OO)
  • Java si basa sul concetto di Virtual Machine (thread piuttosto che processi), non nasce per il web ma aggiunge il supporto web tramite il J2EE e numerosi frameworks: JSF, Struts, Spring MVC… la scelta è vasta è richiede un lungo tempo di apprendimento. I benefici si vedono nelle applicazioni di grandi dimensioni, nella sicurezza, nella portabilità, nell’interoperabilità, nel design…
  • .NET rappresenta una scelta più “organizzata” in quanto alla base vi è un unico produttore. L’approccio della VM nasce con Java nel 1996, .NET lo fa suo in tempi più recenti e sviluppa un buon framework con numerosi componenti (in Java invece le scelte sono molteplici e possono essere anche disorientanti!) che in alcuni casi nascono evidentemente dall’esperienza Java (NHibernate, log4net…)

Alla luce di queste considerazioni non deve stupire più di tanto che quindi molti siti (portali) che promuovano prodotti Java come TheServerSide, JavaLobby o Spring siano sviluppati usando Drupal ovvero un CMS PHP! Oppure che il portale TheServerSide.NET (versione di TheServerSide per il mondo .NET) non sia scritto in .NET 🙂

Leggi anche gli articoli originali: 1, 2 e 3

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