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06/10/10

Google Instant e la morte dei SEO?

I motori di ricerca sono in continua evoluzione. Da qualche tempo Google ha introdotto una nuova funzionalità denominata “Google instant” che aggiunge dinamismo e un’ulteriore sensazione di real-time nelle ricerche.

Il motore di ricerca diviene sempre più potente: ora è in grado di anticipare le ricerche dell’utente stesso e proporre ulteriori possibilità di ricerca.

Alla base di tutto c’è un nuovo evoluto algoritmo di IA, integrato nel motore di ricerca stesso. Ottimo certamente, ma… che dire del mestiere del SEO? Sarà ancora possibile procedere all’ottimizzazione dei siti per la ricerca come oggi sappiamo oppure si profileranno tempi duri?

Quello che è certo che alcune (molte?) delle regole cambieranno, ma mi auguro che saranno sempre più privilegiati i contenuti e non tanto i “trucchi e stratagemmi” ben noti! Quindi ben venga il cambiamento anche perchè, se di certo i SEO (me compreso) sapranno presto come adeguarsi, la speranza è che sia sempre più garantita l’equita e la correttezza delle ricerche. Staremo a vedere…

Leggi anche l’articolo originale.

01/09/10

Sviluppare un sito con e-commerce…

A volte, parlando, sembra quasi che avere un sito web dotato di e-commerce sia ormai un fatto di moda… pochi percepiscono che in realtà si tratta di una cosa molto seria. E’ innanzitutto, a tutti gli effetti, un negozio al quale in Italia (ma anche all’estero) si applicano una serie di leggi e regole. Che non vanno ignorate e sulle quali occorre documentarsi bene prima di partire con lo sviluppo.

Non ci si può improvvisare mercanti sul web, nonostante l’apparente facilità. Bisogna anche capire se e come questo strumento (il commercio elettronico) sarà in grado di incrementare le nostre vendite. Quindi essenzialmente un sito con e-commerce rappresenta un investimento per il futuro e in quanto tale, una volta valutati accuratamente rischi e benefici, richiede anche il giusto lavoro di sviluppo, da affidare a persone esperte. E non ammette risparmi.

Fondamentalmente tre sono gli aspetti da considerare:

  • Struttura: hosting, piattaforma di e-commerce, layout grafico
  • Contenuti: testi, fotografie, schede prodotto
  • Promozione: posizionamento sul web, campagne di marketing

Tutti questi ingredienti non possono mancare, per la buona riuscita del progetto. Dopodichè occorre un certo lavoro anche da parte del cliente che deve mantenere sempre aggiornati i prodotti (servono anche immagini e testi accattivanti se si vuole emergere sulla concorrenza!). Quindi un sito con e-commerce è essenzialmente un grosso impegno, che può dare anche grossi frutti.

Leggi anche gli articoli originali: 1 e 2

06/07/10

Il costo di un sito web: sviluppatore vs cliente

Argomento dolente! Anche quando si realizzano dei siti o dei portali web di qualità, è sempre estremamente difficile farsi riconoscere dal cliente il giusto prezzo. Non si capisce per quale ragione, ma la realizzazione di un sito web (parlo sempre di lavori di una certa qualità, ovviamente) difficilmente viene percepita dal cliente come un vero lavoro.

Io sono solito dire che la realizzazione di un sito web equivale più o meno al “lavoro di un sarto” che cuce per il cliente un “vestito su misura” e non alla vendita di prodotti da discount (senza nulla togliere a questi ultimi, ma qui serve un efficacie paragone!). Ogni sito web realizzato dovrebbe rispecchiare appieno la nostra immagine aziendale o personale e come tale è in pratica il nostro biglietto da visita sul web, o il passaporto per la nostra identità virtuale.
E questo vale a maggior ragione se il sito in questione offre anche servizi, come ad esempio un catalogo prodotti per il commercio elettronico. Nessuno di noi vorrebbe avere un’immagine che poco lo rappresenti o, peggio, brutta o carente o magari scopiazzata da qualcun altro!

E per raggiungere questo obiettivo è chiaro che serve un certo lavoro di mani (e teste) esperte! E che quindi, come tale, va corrisposto con un adeguato compenso economico. Lavoro, per inciso, che non termina quasi mai con la realizzazione e la messa in opera del sito: il cliente va seguito ed accompagnato nel suo percorso sul web anche e soprattutto dopo, una volta che il sito è effettivamente on-line…

Leggi anche l’articolo originale.

06/07/10

Posizionamento sui motori di ricerca…

Un articolo molto interessante di www.innovando.it conferma quello che spesso dico ai miei clienti. C’è una profonda differenza tra il disporre di un sito ben confezionato e ben indicizzato (per quel che realmente rappresenta!) ed un sito affidato ai cosiddetti “venditori di posizionamento” o esperti di keywords un tanto al chilo e cose simili.

Una volta che il sito è on-line, se ricco di contenuti “interessanti” e prodotto da gente esperta rispettando certi accorgimenti e regole precise, dopo un certo tempo verrà indicizzato dai principali motori di ricerca (Google in primis…). Successivamente si potrà procedere all’ottimizzazione del processo e, chiaramente, servono un certo tempo ed un minimo di pazienza per ottenere dei risultati apprezzabili.

E poi la storia continua: una volta ottenuto un certo posizionamento sui motori di ricerca, è molto importante anche saperlo mantenere. E per questo, purtroppo, non esistono facili scorciatoie…

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22/05/08

Semplificare Java

Ancora una volta si parla della “complessità” di Java, di quella learning curve iniziale che è richiesta a chi si accosta per la prima volta alla tecnologia. E che in genere spaventa, alimentando il mito secondo il quale Java è “difficile”. Non tanto per il linguaggio in sè o per le API (che in alcuni casi risultano a dire il vero un po’ ostiche, si pensi al Calendar o a java.awt.* per fare esempi noti) ma quanto piuttosto per tutto ciò che a Java sta attorno (frameworks, application server, J2EE e via dicendo).

La precisazione è ancora una volta il “target”: Java è pensato per grandi progetti enterprise, portabili, robusti e scalabili. Che non è certo il target di PHP, Ruby o ASP di cui (a volte) si “invidia” la semplicità. Nel dettaglio alcuni punti e alcune risposte:

  • Sistema di deployment: la struttura di JAR/WAR/EAR non è particolarmente immediata, e per piccoli progetti manca la comodità di deployare la singola classe, servlet o JSP (vero in parte). Questa struttura a mio avviso continua a rimanere molto buona per i progetti enterprise
  • Ricaricamento dinamico delle classi: questo sarebbe molto utile, senza il bisogno di effettuare ogni volta il deploy completo dell’applicazione che può richiedere anche molto tempo. Qui una risposta (almeno parziale) al problema c’è già: JavaRebel
  • Una GUI console: non ne esiste una comune ai vari Application Server che consenta di configurare tutto ciò che serve, DataSources, EJB, JNDI, parametri della JRE… data la varietà manca un approccio univoco, però ci sono varie alternative. Ad esempio l’ottimo LambdaProbe per Tomcat (che sostituisce la console nativa, piuttosto scarna invece)
  • Una GUI visuale integrata con le IDE: è sempre stato un punto dolente di Java, ora con Netbeans/Glassfish, Sun ha fatto sicuramente un buon lavoro. Il deploy su altri application server invece risulta ancora abbastanza difficoltoso. E’ inoltre in corso un porting su Eclipse.

Altre risposte a questi quesiti? ProjectZero, Groovy/Grails, Ruby/Scala, OSGi su Glashfish v3…

Leggi anche l’articolo originale.

18/04/08

Java, LAMP, .NET…

Allo stato attuale chi vince la “battaglia del web”? E chi ha più chanches per il futuro?
A mio modo di vedere (e in questo condivido gli articoli) bisogna fare distinzione in base al “target”: un conto è il sito web per uso personale, un conto è il blog per il social networking, un conto è il portale basato su CMS, diversa ancora è l’applicazione Enterprise (CRM, ERP, reporting, document management…) che utilizza il web solo come strato di presentation. I contendenti? Java, LAMP, .NET, RoR, Grails e la lista potrebbe proseguire…

Alcuni aspetti secondo me sono essenziali:

  • LAMP e RoR hanno dalla loro parte la facilità d’uso e l’immediatezza; PHP ad esempio é una soluzione C-based. L’approccio è quello di un processo per ogni richiesta differente. Ciò porta a notevole efficienza nelle performances. La facilità nel linguaggio deriva dal fatto che sono orientati allo “scripting” (ma supportano il paradigma OO)
  • Java si basa sul concetto di Virtual Machine (thread piuttosto che processi), non nasce per il web ma aggiunge il supporto web tramite il J2EE e numerosi frameworks: JSF, Struts, Spring MVC… la scelta è vasta è richiede un lungo tempo di apprendimento. I benefici si vedono nelle applicazioni di grandi dimensioni, nella sicurezza, nella portabilità, nell’interoperabilità, nel design…
  • .NET rappresenta una scelta più “organizzata” in quanto alla base vi è un unico produttore. L’approccio della VM nasce con Java nel 1996, .NET lo fa suo in tempi più recenti e sviluppa un buon framework con numerosi componenti (in Java invece le scelte sono molteplici e possono essere anche disorientanti!) che in alcuni casi nascono evidentemente dall’esperienza Java (NHibernate, log4net…)

Alla luce di queste considerazioni non deve stupire più di tanto che quindi molti siti (portali) che promuovano prodotti Java come TheServerSide, JavaLobby o Spring siano sviluppati usando Drupal ovvero un CMS PHP! Oppure che il portale TheServerSide.NET (versione di TheServerSide per il mondo .NET) non sia scritto in .NET 🙂

Leggi anche gli articoli originali: 1, 2 e 3

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